venerdì 30 novembre 2007
ALDO GRASSO: BENIGNI PUO' DIRE TUTTO
giovedì 29 novembre 2007
CASO AFFARI TUOI: IL TRIBUNALE DA' RAGIONE A STRISCIA
Il Giudice del Tribunale Ordinario di Roma, Dott. Marco Mancinetti, ha infatti osservato oggi che la richiesta di archiviazione avanzata dal Pubblico Ministero in precedenza deve essere accolta.
Nello specifico, nel provvedimento di archiviazione, si legge che: "il comportamento tenuto dalla concorrente Pelafiocche nella trasmissione 'Affari Tuoi' in onda il 4 dicembre 2006, appare illuminante ai fini della definizione della presente vicenda. Le immagini sono chiare: si vede che la concorrente, ripetutamente, guarda e legge un qualcosa all'interno dei palmi delle sue mani, qualche volta la destra, prevalentemente la sinistra. Addirittura, attraverso il fermo immagine poi riproposto da 'Striscia la notizia', si vede chiaramente che la Pelafiocche ha effettivamente una scritta nera sul palmo della mano destra. Mentre la Pelafiocche sta applaudendo con il palmo della mano sinistra aperto in favore di telecamera, sembrano evidenziarsi alcune scritte, almeno tre, all'interno della sua mano sinistra. Appare del tutto consequenziale che il telespettatore medio possa trarre il forte sospetto, se non addirittura il convincimento, che quanto la concorrente andava leggendo durante la trasmissione all'interno delle sue mani era in qualche modo legato allo svolgimento del gioco. E' evidente infatti che se le scritte avessero riguardato altro argomento, non vi era ragione perchè la concorrente le leggesse, ripetutamente, proprio durante lo svolgimento del gioco e la registrazione del programma".
"Nè un qualche ausilio di chiarezza - si legge nel provvedimento - è giunto dall'esito della conferenza stampa tenuta dal querelante Del Noce, il quale ha escluso che l'episodio potesse interpretarsi come sintomatico della non regolarità del gioco, dato che la concorrente, con iniziativa del tutto personale, poteva aver annotato i suoi numeri fortunati sul palmo della mano. A prescindere dalla valutazione nel merito di tale giustificazione (che a onor del vero è smentita dalla stessa Pelafiocche, la quale in successive interviste apparse sui mezzi d'informazione ha dichiarato che sulla mano aveva annotato i numeri degli altri concorrenti, che temeva si potessero cancellare) e attenendosi al solo dato obiettivo di quanto accaduto in trasmissione, non considerano i querelanti un aspetto decisivo della vicenda, e cioè che in una trasmissione televisiva in cui vengono distribuiti premi in denaro e che dichiaratamente ambisce ad assumere di fronte al pubblico crismi di serietà e trasparenza, tanto da prevedere in studio la presenza di un notaio, occorre che la casualità del gioco sia garantita non solo sul piano della sostanza, ma anche sul piano dell'apparenza. Non si vedrebbe altrimenti la ragione di tenere un notaio in studio, peraltro constantemente chiamato in causa dal conduttore".
"E' dunque onere dei responsabili del programma - conclude il primo punto del provvedimento - scongiurare provvedimenti tenuti in trasmissione dal pubblico e dai concorrenti, idonei a ledere l'immagine di serietà e regolarità del gioco. Altrimenti, è inevitabile che possano essere sollevati dubbi e sospetti: nella situazione descritta è fuori discussione che la critica sia avvenuta su presupposti di fatto fondati e inoppugnabili. Quanto al linguaggio adoperato nelle puntate incriminate di 'Striscia la notizia', lo stesso appare rispettoso dei limiti della continenza formale e con i caratteri peculiari della satira".
In merito all'insolita frequenza che vede i super-pacchi da 500 mila euro e 250 mila euro di "Affari Tuoi" in gioco fino all'ultimo, si dà ragione agli esperimenti statistici organizzati da Codacons e Adusbef: "l'esperimento compiuto alla presenza di un notaio, il diverso risultato statistico che emerge in trasmissioni televisive che usano l'identico format di 'Affari Tuoi' (ad esempio in Spagna), sono tutti dati obiettivi la cui divulgazione al pubblico è funzionale non già a gettare gratuito discredito, ma a dare spiegazione, contenuto e fondamento alla tesi critica rivolta alla trasmissione".
SI PREPARA IL RITORNO DI RAFFAELLA
Qui sotto il video di una Raffaella Carrà che nel 1978 cantava "Tanti Auguri" come sigla di apertura del programma della Rai "Ma che sera"
mercoledì 28 novembre 2007
MENTANA E LERNER SE NE DANNO....
Luca Telese per "Il Giornale"
martedì 27 novembre 2007
BONOLIS E PANICUCCI SOTTO L'ALA DI LUCIO PRESTA
sabato 24 novembre 2007
TORNA LA RUOTA DELLA FORTUNA SU ITALIA UNO
Laura Rioper "Il Giornale"
venerdì 23 novembre 2007
TELEVISIONE: CADE IL TABU' DEL PRESERVATIVO
La campagna dal 6 gennaio. La testimonial è Ambra, che ricorderà le cifre del fenomeno. Lo spot è come un mini-film con due coppie: i due giovani hanno una storia e sono interpretati da Niccolò Senni e Giuditta Avossa; i due adulti invece hanno avuto un rapporto occasionale e sono Cecilia Dazzi e Paolo Romano nei panni di due passeggeri. Due ragazzi entrano nella farmacia dell’aeroporto di Fiumicino. Lui si vergogna, non vuol comprare i preservativi, si fa avanti lei allora. E fanno venire in mente di comprarli anche all’altra donna, che scambia un sorriso con l’uomo con cui, come canta dice Lucio Dalla, s’era scambiata la pelle. A quel punto tutti i passeggeri vanno a comprare preservativi, l’imbarazzo è superato. «Io—dice Archibugi—non faccio pubblicità volentieri, sono l’unica che non ci crede in un mondo che ci crede. Ma questa è un’occasione in cui mi sento di crederci anch’io. C’è un picco di contagio, soprattutto tra gli eterosessuali. Ho due figlie adolescenti di 19 e 15 anni, e da noi se ne parla senza problemi, è una cosa di cui sono perfettamente informate. Però non è così in tutte le famiglie, è considerata una malattia della vecchia generazione, come il vaiolo, che non c’è più». I media insistono sulla peggio gioventù, il bullismo a scuola sui più indifesi, gli omicidi efferati. «Dei veri pericoli non si parla mai. Penso ai bambini morti per incidenti domestici. E sulle malattie trasmissibili sessualmente, che portano alla sterilità o all’Aids, c’è come una cappa moralistica, scopri che l’ignoranza è enorme». L’astinenza sessuale è «l’unico modo sicuro per combattere l’Aids», ha detto il presidente Usa George W.Bush alla Giornata mondiale della lotta All’Aids. «A parte la gaffe di Bush, c’è sempre qualcuno che pensa di uscirne con l’idea dell’amore romantico ».
Si aspetta reazioni negative dalla chiesa? «...Spero di no». Francesca, lei ha mai avuto amici morti di Hiv? «Ho vissuto dei grandi dolori di rimbalzo, sono venuti a mancare amici di amici. Mi sembra un’ottima cosa che si ricominci con una campagna informativa governativa che negli ultimi anni era stata quasi abbandonata. Il fatto che siano venuti da una regista, senza ricorrere a un’agenzia di pubblicità, chiedendo un taglio narrativo più che la frase a effetto, è un segnale importante. Bisogna arrivare al cuore del problema da un punto di vista diverso, far passare il concetto in modo non astratto. Avere il preservativo in tasca, è sempre meglio che non averlo».
Valerio Cappelli per "corriere.it"
giovedì 22 novembre 2007
BONOLIS: MEGLIO IL SABATO O LA RAI?
Così ha fatto Bonolis che, tornato al format del suo programma di maggior successo sulle reti Mediaset, ha sempre tenuto testa e talvolta superato il competìtor di Raiuno, raccogliendo uno share medio di quasi il 23%, quando magari se la doveva vedere contro "Gente di Mare" o le partite di Champions pigliascolti sui canali Sky. Una promozione quindi ma che lascia un po' d'amaro in bocca al presentatore che contro tutti e tatto ha accettato di giocarsela al martedì sera, invece di vedersi collocato in una giornata meno difficile. «Non ho nulla in contrario», dichiara Bonolis, «anche se abbiamo dimostrato di essere concorrenziali e vincenti di martedì». D'altronde le esigenze della tv commerciale sono precise: piazzare Bonolis al sabato significa vendere gli spazi con previsione di raccolta pubblicitaria ben superiore rispetto al martedì. Ma Bonolis, al di là delle dichiarazioni di circostanza, comunque non c'è rimasto bene. Ha fatto il diavolo a quattro per affermarsi di martedì. C'è riuscito e adesso lo spostano al sabato. Questa ricollocazione garantisce, da una parte, sì la tenuta degli ascolti, madall'altra in qualche modo svilisce lafigura dello stesso Bonolis che si vede comunque utilizzato come un tappabuchi per la ragion di Stato del Biscione.
Una mossa che non piace e chi conosce Paolino sa che certi modelli di strategia riaprono inesorabilmente il tema del suo ritorno in Rai, «Ma in proposito non c'è nulla di vero», si affretta a smentire lo stesso Bonolis. Sarà. Intanto sembra che "Il senso della vita", programmato a primavera dovrà scontrarsi con la reticenza di Maurizio Costanzo a lasciare la seconda serata del suo "Costanzo Show". Ma c'è qualcos'altro. Roberto Benigni sta per riportare la rilettura di Dante su Raiuno, giovedì 29 novembre, in prima serata. Un appuntamento attesissimo e preceduto dai risultati stellari raggiunti dal comico qualche anno fa quando, alle prese con i passi della Divina Commedia raggiunse il 46%. I tempi sono cambiati ma, secondo gli analisti, potrebbe configurarsi una serata da 35-38% per la prima Rete della tv di Stato.
E quella sera, Mediaset controprogramma la fiction più forte del suo palinsesto: "Il capo dei capi", ispirato alla vita criminale dell'ex capo di Cosa Nostra, Tote Riina. Com'è noto, il Benigni televisivo è gestito da Lucio Presta, lo stesso agente di Bonolis. Presta avrebbe ricevuto diverse pressioni da Mediaset per cercare di convincere Viale Mazzini a ripensare la collocazione della lettura dantesca di Benigni. Ma nulla da fare. E i rapporti sembra siano diventati più tesi. Questo è lo scenario attuale. La Rai attende il sì di Bonolis forse intuendo che l'atmosfera sarebbe propizia per il grande ritorno.
Fabio Santiniper "Libero"
martedì 20 novembre 2007
E' GAY, IL PRETE LO CACCIA
Ruggin ha dichiarato apertamente di essere gay, partecipando al programma tv di Paolo Bonolis nella squadra degli omosessuali che sfida gli eterosessuali. Ma il parroco della chiesa nella quale Ruggin, cantava nel coro, ha ritenuto che la sua omosessualità fosse motivo di esclusione dal gruppo. Ruggin, residente a Este, paese che in passato era una delle roccaforti del Veneto «bianco» ha raccontato che dopo aver fatto outing sulla sua natura sessuale in seguito alla partecipazione a «Ciao Darwin», il giovane, che da sempre partecipa alle attività della parrocchia della basilica delle Grazie - ex capochierichetto e catechista e da sette anni voce nel coro della chiesa - ha spiegato che il parroco, don Paolino, lo avrebbe invitato a non farsi più vedere alla corale a causa della sua omosessualità. «Lasciamo perdere queste cose», si è limitato a dire laconicamente il parroco.
Il sacerdote, stando al racconto di Ruggin al quotidiano, avrebbe circoscritto la reprimenda alla partecipazione al coro, non vietando al giovane di prender parte alla messa. La storia di Ruggin, tra i fondatori del Circolo delle Libertà di Este, ha destato scandalo nel paese, dividendo gli stessi compagni di partito del ragazzo fra posizioni solidali e prese di distanza sul modo pubblico scelto per rendere note le sue preferenze sessuali.
lunedì 19 novembre 2007
LE PREVISIONI DEL TEMPO AL MASCHILE
Un'accusa che non può essere fatta a Luca Ciceroni, ragazzone ventinovenne di Casalborsetti, in provincia di Ravenna, romagnolo D.O.C, con occhioni azzurri e sorriso accattivante, che lo scorso dicembre ha stupito i telespettatori presentandosi in video... con il cappello da Babbo Natale! Laureato in Fisica dell'Atmosfera e Meteorologia, già collaboratore del Cnr di Bologna nei laboratori dell'Isac-Istituto delle Scienze Atmosferiche e del Clima, sembra aver fatto davvero strage di cuori tra chi lo guarda in tv, almeno a giudicare dai commenti sul suo conto postati nei vari blog sul web, dove viene di volta in volta definito "una bella visione", "bello con la B maiuscola", "un gran gnocco", addirittura "l'uomo più figo e intelligente di tutta la televisione italiana".
Lusingato dal fiume di complimenti che lo inonda su internet e non solo, il bel Luca non disdegna di parlare di sé, dicendosi single dopo una storia di due anni che lo ha «segnato profondamente» e mostrando senza paura il suo lato romantico nel raccontare che la sua serata tipo consiste in «una cena a lume di candela», meglio se a base di cibo etnico, e che al primo appuntamento «ci si guarda negli occhi». Se Ciceroni conquista con la sua aria da palestrato, Riccardo Cresci, il più giovane del gruppo - ha appena 24 anni - spopola per la sua aria da bravo ragazzo, la sua dolcezza e soprattutto la sua simpatia, tanto da essere stato soprannominato dalle sue fan "meteo allegro".Laureato in Marketing alla Lumsa di Roma, arrivato a Sky Tg 24 nel giugno scorso dopo aver lavorato in tutt'altro campo (era al coordinamento della Piccola Accademia della Comunicazione e dello Spettacolo fondata da Stefano Jurgens), nonostante non sia un meteorologo sa leggere le carte isobariche e le sinottiche, segue i satelliti e sogna di condurre un programma «per spiegare ai bambini la meteorologia e il rispetto dell'ambiente». Vivace, brioso, solare, Rick - come ama firmarsi - parla inglese e francese, pratica un sacco di sport (tennis, squash, nuoto e pallanuoto, ma solo «quando ne ho voglia») e ama le feste che si prolungano fino all'alba. Ma, soprattutto, ha una passione smisurata per "Il pranzo è servito": è infatti lui ad aver creato il sito www.ilpranzoeservito.it in collaborazione con Mirko Simionato e ad aver promosso una vera e propria campagna per convincere Mediaset a riportare in tv il programma lanciato da Corrado nel lontano 1982.E non provate a criticarlo per il suo look serioso: vi risponderà come ha risposto a "Vanity Fair", dicendo che «non posso indossare un abito Dolce e Gabbana o avere un taglio di capelli stile tronista: non mi guardano solo le trentenni, ma anche mia nonna». Insomma, che siano amati per la loro classe, il loro sorriso o la loro simpatia, con meteorologi così è davvero un piacere guardare le previsioni del tempo. Anche quando sono previste piogge e tempeste.
Donatella Aragozzini per "Libero"
domenica 18 novembre 2007
SERVIZIO PUBBLICO, UN LENTO SUICIDIO
Aldo Grassoper "Il Corriere della Sera"
sabato 17 novembre 2007
GIANFRANCO FINI ATTACCA MEDIASET
Giorgio Scorsoneper "Digital-Sat.it"
giovedì 15 novembre 2007
PIERSILIVIO BERLUSCONI VOLEVA BIAGI
«No, non mi faccia usare la parola nostalgia. Però, se devo dirle proprio cosa mi manca, forse una tv dai ritmi meno frenetici, magari meno ricca ma con appuntamenti più cadenzati e più sentiti dal pubblico».
Il Pier Silvio Berlusconi che non ti aspetti. Mediaset, di cui è vicepresidente, passa per la televisione non soltanto generalista per eccellenza, ma superficiale, anticulturale, magari pure volgare, creatrice di quel fenomeno trash che per gli aficionados si chiama solo Gieffe e per i profani è il Grande Fratello, con tutto il corollario di Fattorie, Stalle e Isole dei famosi che ne deriva. Ecco.
Ti aspetti un Pier Silvio in linea con tutto questo. Magari anche un po' cinico. E invece: «Vede questi due piccoli oggetti d'argento, qui, sulla scrivania? Me li regalò Corrado quando si sposò, nel 1996. Io avevo iniziato da poco a ad occuparmi a fondo di tv, e avevo preso l'abitudine di andare almeno una volta al mese da lui, a Roma. Pranzavamo insieme, ci intendevamo al volo e i suoi consigli mi hanno aiutato a capire la televisione. Già allora avevo rapporti con tanti personaggi. Ma spesso ero soprattutto io a dover risolvere problemi».
Che tipo di televisione le piaceva guardare, da bambino?«Da bambino guardavo poca televisione, quasi solo trasmissioni sulla natura e gli animali. Mi piacevano i documentari di Jacques Cousteau. Sognavo di vivere e lavorare in mare come lui. Tanto è vero che il mio primo rapporto diretto con la tv è capitato partecipando a una trasmissione dedicata agli animali. Andai con il mio cane. li programma si chiamava "EArca di Noè", lo trasmettevano su Telemilano 58 e, me lo ricordo ancora, c'era un veterinario che si chiamava Delfi Carri».
Poi è finito a fare il vicepresidente del maggiore gruppo televisivo privato. Non deve essere poi così male...«Il mio rapporto con la tv è cambiato radicalmente già a tredici anni: mio padre mi chiese di assistere ai cosiddetti "Comitati programmi" di Arcore, dove si parlava di contenuti, pubblicità, tutto quello che riguardava Canale 5, nata due anni prima».
Ora cosa le impedisce di produrre una tv con più documentari alla Cousteau?«Tutto nella vita è cambiato, è diventato più veloce. E anche il pubblico è cambiato: persino i bambini, oggi, hanno i dvd, la playstation, il computer... Quindi, una televisione con i ritmi di una volta non avrebbe senso. In più, i telespettatori sono sempre più esigenti, in grado di scegliere, selezionare, giudicare. Insomma, nostalgia a parte, la realtà è che la tivù di oggi è migliore rispetto a quella del passato».
Probabilmente, l'offerta di Mediaset è la più ampia e diversificata d'Europa. Ma non sempre la quantità vuol dire qualità.«Sono d'accordo. Però credo che la qualità in senso assoluto non sia definibile. Un programma può piacere o non piacere, dipende dai gusti personali. In televisione, la qualità è l'attenzione ai dettagli, la cura del prodotto, la capacità di innovare programmi già affermati che solo con un grande sforzo diventano ogni anno appuntamenti irrinunciabili. Prenda i reality show. Il Grande Fratello può non piacere, certo, ma è un programma fatto bene, con un grande lavoro alle spalle. Non solo è tecnicamente curato, ma è realizzato con evidente sensibilità editoriale. Dopodiché, come si dice: non tutte le ciambelle vengono col buco...».
Esempi?«Se le dicessi cosa cambierei, poi cambiare davvero diventerebbe più difficile».
Provo a fare un esempio io, allora. Enzo Biagi l'avrebbe fatto lavorare a Mediaset?«Assolutamente sì».
Davvero?«Sì, perché concepisco la tv come uno specchio del nostro Paese, dove tutto viene rappresentato per quel che è, nella massima libertà. Quando penso a chi fa televisione non mi pongo il problema delle sue posizioni politiche».
In televisione lavorano molti artisti di sinistra?«Veramente, a me non sembra. Poi, se lei m parla della satira, forse è una questione di tradizione, dell'ambiente in cui i comici si formano. Ma, le ho detto, non sono questi i problemi che ci poniamo, quando pensiamc ad un programma. Le "Jene" sono di sinistra? Di sicuro non sono mai a senso unico. A me interessa solo che realizzino un buon prodotto. Come editori vigiliamo (non è che non vigiliamo, eh!) solo dal punto di vista della qualità editoriale. In Mediaset, de Costanzo a Mentana, la libertà è sotto gli occhi di tutti».
Nel borsino dei conduttori, verrà un giorno in cui conteranno anche l'istruzione, la conoscenza dei congiuntivi, cose di questo tipo?«Il perché del successo di un personaggio televisivo non può essere schematizzato. Bonolis ha un grande carisma e anche un'evidente formazione culturale. Fiorello ha un talento straordinario e capacità di improvvisazione. Maria De Filippi è diversa da tutti: conduce in maniera insolita e sa arrivare alla gente, racconta storie meglio di chiunque altro. E poi Gerry: il pubblico di lui si fida».
A proposito di curriculum. Se uno che si chiama Silvio Berlusconi decidesse di farla finita con la politica e tornare al suo primo amore, un posto glielo troverebbe, qui dentro? Pier Silvio ride. «C'ha creato lui, tutto questo!». Poi si fa serio. «Non credo che mio padre lascerà mai la politica. So che la televisione è parte di lui, nella testa e nel cuore. Ma oggi la sua vita è altro».
Mario Prignanoper "A"
mercoledì 14 novembre 2007
BONOLIS CONTRO COSTANZO
martedì 13 novembre 2007
INTERVISTE BARBARICHE O REGOLAMENTO DEI CONTI?
Roberto Leviper "Il Giornale"
UNA DOMENICA DI DISINFORMAZIONE
Aldo Grasso per "Il Corriere della Sera"
domenica 11 novembre 2007
I VOSTRI COMMENTI AL NOSTRO VIDEO SU GRILLO
- Grande Beppe
- "E' più facile uccidere la moglie che divorziare".E' più facile arrestare il mondoche ammanettare un corvaccio immondo(IoSonoBabs)
- ehehhe è sempre carino l'hype nei confronti di grillo
- Baudo fece bene a dissociarsi (cos'altro poteva fare?), a mio avviso Grillo disse cose (alla luce dei fatti che poi sono avvenuti giuste), pero' lo fece in maniera eccessiva e forse fuori luogo in uno spettacolo del sabato sera, detto cio', Grillo ritorno' in rai pure a Sanremo '88 e '89 e potè dire tutto quello che volle, dunque smettiamola di dire che l'Italia era come il Cile degli anni '70...
- Grillo figuriamoci se compriamo qualcosa da lei...no sa mi era scomparso un pacco di yogurt dalla macchina... volevo controllare!!!XDGRANDISSIMO BEPPE COSì SI FA!!!
- "Beppe Grillo cacciato dalla Rai".E che c'è di strano? Mica la Rai è di sua Proprietà!Io, Angelo Russo e la mia famiglia invece... Leggi Proc Pen. 27938/04 - 9287/06 - 43630/04Tanto per cominciare
- La classe politica dell'epoca e Craxi si sono offesi per una battuta del genere?Ma che sono: permalosi? I veri offesi sono gli Italiani, siamo noi quelli che vengono presi costantemente per i fondelli da promesse elettorali che puntualmente non vengono mai mantenute da nessuno schieramento. Ma piantatela e vergognatevi!!
- sei il più grande!!!!
- L'unica cosa che ci resta...oltre che piangere è la rivoluzione!!!Nemmeno la magistratura è più libera, la rete verrà imbavagliata nessuno sarà più libero di fare nulla, i vigili fanno le multe, la polizia fà le multe, il governo fà le multe, ci manca la chiesa a far le multe e siamo a cavallo......si perchè la benzina costa troppo!!!Auguri Italia
- Forza Beppe!che se ne vadano AFFANCULO tutti questi politici corrotti e pluricondannati così come i direttori dei giornali che ci hanno fatto diventare un paese SEMILIBERO!!!
- grazie beppe!
- quando uno è un grande...Sei un mito Beppe!!
- Ma sinceramente... come ha fatto a dire quelle cose in tv!!!!!!! Che grande... come ha fatto... come ha fatto...
- Il sistema della censura italiano ha addestrato giornalisti servi e comici senza memoria di satira..non so dove andremo a finire..grazie Beppe..
- che grande Beppe!!!!!!!!!!!sempre anni luce avanti a tutti........dopo 20 anni e' sempre llui e solo lui a vincere, glia altri scompaiono nel nulla della loro meschina esistenza, ma il grande beppe e' sempre li a far parlare di se! oggi come 20 anni fa non e' cambiato nulla in questo paese.......! falli fuori tutti Beppe.
- Che schifosi i socialisti, facce di culo!
- Marò...la Cuccarini nell'86...mmmhhh...
- notoriamente i socialisti si sono poi rivelate persone oneste ed integerrime...
- è una dittatura!!! in nessun altro paese c'è non solo una tale censura...c'è un vero e proprio TERRRORE ATAVICO NEI CONFRONTI DELLA VERITA' IN ITALIA!!! CHE PAESE DI MERDA CHE SIAMO!!! CI FACCIAMO PRENDERE PER IL CULO ANCHE DAGLI SPAGNOLI!!! E CE LO MERITIAMO DI BRUTTO!!
MORTO IL REGISTA DEI SERIAL CULT
venerdì 9 novembre 2007
OLRE MODA.... OLTRE LO SCANDALO
giovedì 8 novembre 2007
LE ULTIME CARTUCCE DI DEL NOCE
mercoledì 7 novembre 2007
MOGGI COME FA LA PIPI'? RISPONDE DARIA BIGNARDI...
"Vittorio Feltri per "Libero"
martedì 6 novembre 2007
A BOMBAY STASERA AMBRA TORNA CON BONCOMPAGNI
lunedì 5 novembre 2007
LA RAI PRONTA AL RINNOVAMENTO
domenica 4 novembre 2007
SANREMO NON VUOLE BONOLIS
Il fatto che più preoccupa il Comune è ovviamente che nel pacchetto che Del Noce avrebbe proposto a Lucio Presta, agente di Bonolis, ci sarebbe la conduzione del Festival 2009. E di un ritorno dell'attuale presentatore di "Ciao Darwin" su Canale 5, a Sanremo farebbero volentieri a meno, nonostante gli ottimi risultati di ascolti raggiunti dall'edizione festivaliera del 2005. «Le notizie giornalistiche sull'iniziativa di Del Noce ci lasciano perplessi - dichiara l'assessore al turismo Igor Varnero - oltretutto, ferma restando la libertà della Rai nelle scelte artistiche, si sta andando a ipotecare un futuro che è tutto da discutere».
L'attuale convenzione di esclusiva sul Festival tra Comune e Rai scadrà infatti con l'edizione 2008, e l'amministrazione Borea ha già messo a punto una serie di richieste e proposte per rinnovare l'accordo che sono ancora da affrontare assieme alla dirigenza della Tv di Stato e in particolare di Rai Uno.
Ma, come detto, al di là dei questi aspetti tecnico-giuridici l'amministrazione sanremese non ha conservato un buon ricordo di Bonolis: lo scontro quotidiano, e ricorrente, sull'inadeguata promozione dei fiori durante il Festival 2005 era stato soltanto la punta dell'iceberg dei freddi rapporti con il conduttore, accusato, anche se a bassa voce, di supponenza ed eccesso di sarcasmo. Al contrario, il sindaco Claudio Borea e l'assessore Varnero stravedono per l'attuale direttore artistico e presentatore del Festival Pippo Baudo, che sta lavorando all'edizione 2008. Tanto da essersi schierati dalla sua parte nella polemica dello scorso anno con Del Noce. Dice Varnero: «Baudo è una garanzia, conosce come nessun altro la macchina del Festival e ha rispetto per le esigenze della città. È il nostro testimonial ideale».
Claudio Donzellaper "Il Secolo XIX"
TG5, IL GIORNO DEL CAMBIAMENTO
venerdì 2 novembre 2007
ENZO BIAGI, PER LUI UN MOMENTO DIFFICILE
E' stata la stessa famiglia a diffondere la notizia. Biagi è ricoverato da una settima nella clinica Capitanio nel capoluogo milanese. Il giornalista è nato il 9 agosto del 1920 a Pianaccio di Lizzano in Belvedere (Bologna). E' una delle penne più famose del "Corriere della Sera", nonché scrittore e conduttore televisivo."Ha fatto 87 anni lo scorso agosto - hanno dichiarato Carla e Bice - non stava bene e una settimana fa è stato ricoverato. E' ancora lucidissimo, capisce tutto, è sempre lui. Ma le condizioni sono molto critiche, da ore la situazione è precipitata". (Tgcom)