"Divorzi in vista in Cda? L'importante è che non ci siano decessi". Così il presidente della Rai Claudio Petruccioli, risponde con una battuta a chi gli chiedeva, sempre con una battuta, se erano previsti "divorzi" all'interno del consiglio di amministrazione di Viale Mazzini. Dopo l'ultima seduta infatti, dedicata alle linee guida del Piano editoriale, i consiglieri Giuliano Urbani e Marco Staderini hanno scritto una lettera al presidente della Commissione di Vigilanza spiegando che il loro mandato era a disposizione del parlamento che li ha eletti. Ma il presidente parla soprattutto del Piano editoriale che definisce come "un restyling" per un'azienda come la Rai che paragona ad un quotidiano. "Vediamo che clima c'é nella riunione di dopodomani - spiega acora Petruccioli a margine della conferenza stampa di presentazione dell'impegno Rai per l'Airc - in quella seduta inizieremo a discutere del Piano editoriale che ci è stato illustrato nell'ultima seduta. Un piano che io considero molto utile, un piano che è 'sulla palla' dei problemi veri che sono individuati, messi a fuoco. E' l'eredità che lasceremo a quelli che verranno dopo di noi". Quanto ai tempi di approvazione del piano, a cui potrebbero essere legate anche alcune nomine, per il presidente "la settimana prossima o al massimo tra 15 giorni faremo una delibera che ufficializza il testo. Certo non sarà un'approvazione come per il Piano industriale che si mette in toto ai voti, ma sarà una delibera diversa da quelle tradizionali". E Petruccioli spiega: "Ad esempio uno dei punti di riflessione del piano è la riorganizzazione dell'offerta dell'informazione. Così nella delibera si dirà in modo esplicito che, ad esempio, 'il Cda ha fatto propria la necessita' di una riflessione ...ecc". Un insieme di deliberazioni su punti specifici che "si tradurranno nel tempo anche in decisioni all'approvazione del Consiglio. Insomma seguirà un lavoro di anni non di mesi". Tra le altre ipotesi prese in considerazione anche quella di una struttura Rai Entertainment? "Nel documento si ipotizza anche questa possibilità, ma si tratta di una struttura che sarebbe dedicata all'ideazione". Entrando nei dettagli del piano editoriale, Petruccioli sostiene che "uno dei principi è quello della fluidità del palinsesto che ora è strutturato in modo rigido". E fa un esempio: "La Rai è come un grande quotidiano che ha bisogno di un restyling". Tra i problemi principali quello dell'intrattenimento"Su questo versante siamo in ritardo di molti anni", sottolinea Petruccioli che spiega come uno dei motivi sia la levitazione dei costi, e fa l'esempio dell'avanspettacolo. "Ora ad esempio c'é l'one man o woman show - dice ancora - che va bene anche perché aiuta a ridurre i costi. Noi per esempio abbiamo tra poco quello di Roberto Benigni che per quanto costi costa sempre meno del grande intrattenimento". Il riferimento è a Raiuno ma non risparmia nemmeno Raitre"E' una rete eccellente ma nel Piano editoriale é scritto che deve innovarsi. Quali programmi non vanno più? Basta vedere gli ascolti che hanno alcuni pezzi dell'offerta storica che evidentemente piano piano si sono logorati".
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