venerdì 9 novembre 2007

OLRE MODA.... OLTRE LO SCANDALO


Sono impressionanti le modalità con cui la società appaltatrice del programma Rai “Oltremoda” (Rai1) contattava le case di moda promettendo passaggi sul servizio pubblico in cambio di denaro. A quanto riferito oggi dall’Espresso un audit interno avrebbe accertato che addirittura alcuni degli autori del programma erano anche amministratori della società appaltatrice. Tale società sembrerebbe aver incassato dal 2001 al 2007 la bellezza di 4.547.276,45 euro per produrre il programma, e sarebbe veramente scandaloso se altri introiti fossero derivati dalla vendita a terzi dei passaggi in tv e da pubblicità occulta. Il Codacons ha chiesto all’Antitrust di inviare la Guardia di Finanza a sequestrare le registrazioni del programma televisivo e tutta la corrispondenza intercorsa tra Rai, società produttrice e case di moda. L’associazione ha anche chiesto l’immediata sospensione dei rapporti commerciali con la società produttrice e la sospensione dal servizio di chi ha sottoscritto i contratti, del Capostruttura responsabile (Teresa De Santis) e del responsabile del controllo editoriale (Milena Ripellino). Nell’istanza il Codacons chiede anche di poter verificare se il direttore Del Noce, dopo aver ricevuto l’audit contenente tali incredibili rivelazioni, abbia preso provvedimenti come suo dovere o sia rimasto inerte, consentendo che il servizio pubblico fosse utilizzato per fini privati non certo nell’interesse della corretta informazione e degli utenti. L’inchiesta del settimanale parla di promesse finalizzate, in cambio di denaro, a mostrare dei capi di abbigliamento sulla rete ammiraglia, e di alcune brochure inviate alle case di moda da una società di produzioni televisive, la Futura srl, che produce appunto la trasmissione Oltremoda.La Futura risulterebbe essere amministrata da Giorgio Vertunni che, tra le altre cose, apparirebbe anche come autore del programma televisivo in questione.
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