Mancano ormai poche ore alla sentenza del Tar sul caso di Angelo Maria Petroni. Se il ricorso del consigliere del centro-destra verrà accolto, la Rai piomberà di nuovo nel caos. Tutti gli atti del cda dall'avvento di Fabiano Fabiani in poi sarebbero ritenuti illegittimi, approvazione del piano industriale compresa. Pensate che smacco per il ministro del tesoro, Tommaso Padoa-Schioppa, e di riflesso anche per il direttore generale, Claudio Cappon, che sarebbero costretti a reintegrare Petroni e ad accantonare la soluzione Fabiani. Facile prevedere la paralisi al settimo piano di viale Mazzini. In attesa del Tar in Rai continuano a tenere banco tre argomenti: gli ascolti in calo, il tetto dei compensi stabilito dalla finanziaria, le ultime nomine. L'autunno deludente di RaiUno sta incidendo molto anche sul futuro, perché questo è il periodo di garanzia, nel quale si gettano le basi per i contratti pubblicitari della prossima stagione. Non a caso Fabrizio Del Noce le sta provando tutte per recuperare il terreno perduto. Per riuscirci il direttore di RaiUno ha bisogno di un programma che collezioni share da record, con oltre il 50 per cento dei consensi, in modo da recuperare una media decente.Ovviamente sono pochi i campioni di ascolto capaci di simili performance. Tre nomi su tutti: Adriano Celentano, Roberto Benigni e Fiorello. Per gli ultimi due Del Noce sta già un bel passo avanti. Su Celentano c'è ancora qualche dettaglio da definire. Stiamo parlando di dettagli a sei zeri. Inoltre c'è da considerare un particolare non certo di secondo piano. Un mese di novembre boom, dal punto di vista degli ascolti, permetterebbe a Del Noce o di salvare la poltrona oppure di uscire a testa alta da RaiUno. Pensate a quanti alzerebbero il tono delle polemiche pronunciano la fatidica frase: «Come si fa a mandare via uno che ha fatto il botto di ascolti». Ma l'impresa di Del Noce avrebbe anche un altro significato strategico: spendere gli ultimi soldi del budget per scoraggiare qualsiasi suo sostituto a salire su un auto senza gomme e benzina. Ecco perché a viale Mazzini non tutti sono favorevoli all'ingaggio dei campionissimi e da più parti si storce il naso. Per quanto riguarda invece Del Noce, bisogna dire che il direttore di RaiUno fa benissimo a pensare in grande e cercare il colpaccio dell'anno.
DAGOSPIA