E' finita con una netta vittoria di "Striscia la notizia" su tutti i fronti, con un provvedimento di archiviazione del Tribunale di Roma facente seguito alla querela di Flavio Insinna e Fabrizio Del Noce dopo i servizi del Tg satirico su alcune "stranezze" e "casualità" all'interno del game-show di Raiuno "Affari Tuoi".
Il Giudice del Tribunale Ordinario di Roma, Dott. Marco Mancinetti, ha infatti osservato oggi che la richiesta di archiviazione avanzata dal Pubblico Ministero in precedenza deve essere accolta.
Nello specifico, nel provvedimento di archiviazione, si legge che: "il comportamento tenuto dalla concorrente Pelafiocche nella trasmissione 'Affari Tuoi' in onda il 4 dicembre 2006, appare illuminante ai fini della definizione della presente vicenda. Le immagini sono chiare: si vede che la concorrente, ripetutamente, guarda e legge un qualcosa all'interno dei palmi delle sue mani, qualche volta la destra, prevalentemente la sinistra. Addirittura, attraverso il fermo immagine poi riproposto da 'Striscia la notizia', si vede chiaramente che la Pelafiocche ha effettivamente una scritta nera sul palmo della mano destra. Mentre la Pelafiocche sta applaudendo con il palmo della mano sinistra aperto in favore di telecamera, sembrano evidenziarsi alcune scritte, almeno tre, all'interno della sua mano sinistra. Appare del tutto consequenziale che il telespettatore medio possa trarre il forte sospetto, se non addirittura il convincimento, che quanto la concorrente andava leggendo durante la trasmissione all'interno delle sue mani era in qualche modo legato allo svolgimento del gioco. E' evidente infatti che se le scritte avessero riguardato altro argomento, non vi era ragione perchè la concorrente le leggesse, ripetutamente, proprio durante lo svolgimento del gioco e la registrazione del programma".
"Nè un qualche ausilio di chiarezza - si legge nel provvedimento - è giunto dall'esito della conferenza stampa tenuta dal querelante Del Noce, il quale ha escluso che l'episodio potesse interpretarsi come sintomatico della non regolarità del gioco, dato che la concorrente, con iniziativa del tutto personale, poteva aver annotato i suoi numeri fortunati sul palmo della mano. A prescindere dalla valutazione nel merito di tale giustificazione (che a onor del vero è smentita dalla stessa Pelafiocche, la quale in successive interviste apparse sui mezzi d'informazione ha dichiarato che sulla mano aveva annotato i numeri degli altri concorrenti, che temeva si potessero cancellare) e attenendosi al solo dato obiettivo di quanto accaduto in trasmissione, non considerano i querelanti un aspetto decisivo della vicenda, e cioè che in una trasmissione televisiva in cui vengono distribuiti premi in denaro e che dichiaratamente ambisce ad assumere di fronte al pubblico crismi di serietà e trasparenza, tanto da prevedere in studio la presenza di un notaio, occorre che la casualità del gioco sia garantita non solo sul piano della sostanza, ma anche sul piano dell'apparenza. Non si vedrebbe altrimenti la ragione di tenere un notaio in studio, peraltro constantemente chiamato in causa dal conduttore".
"E' dunque onere dei responsabili del programma - conclude il primo punto del provvedimento - scongiurare provvedimenti tenuti in trasmissione dal pubblico e dai concorrenti, idonei a ledere l'immagine di serietà e regolarità del gioco. Altrimenti, è inevitabile che possano essere sollevati dubbi e sospetti: nella situazione descritta è fuori discussione che la critica sia avvenuta su presupposti di fatto fondati e inoppugnabili. Quanto al linguaggio adoperato nelle puntate incriminate di 'Striscia la notizia', lo stesso appare rispettoso dei limiti della continenza formale e con i caratteri peculiari della satira".
In merito all'insolita frequenza che vede i super-pacchi da 500 mila euro e 250 mila euro di "Affari Tuoi" in gioco fino all'ultimo, si dà ragione agli esperimenti statistici organizzati da Codacons e Adusbef: "l'esperimento compiuto alla presenza di un notaio, il diverso risultato statistico che emerge in trasmissioni televisive che usano l'identico format di 'Affari Tuoi' (ad esempio in Spagna), sono tutti dati obiettivi la cui divulgazione al pubblico è funzionale non già a gettare gratuito discredito, ma a dare spiegazione, contenuto e fondamento alla tesi critica rivolta alla trasmissione".
Il Giudice del Tribunale Ordinario di Roma, Dott. Marco Mancinetti, ha infatti osservato oggi che la richiesta di archiviazione avanzata dal Pubblico Ministero in precedenza deve essere accolta.
Nello specifico, nel provvedimento di archiviazione, si legge che: "il comportamento tenuto dalla concorrente Pelafiocche nella trasmissione 'Affari Tuoi' in onda il 4 dicembre 2006, appare illuminante ai fini della definizione della presente vicenda. Le immagini sono chiare: si vede che la concorrente, ripetutamente, guarda e legge un qualcosa all'interno dei palmi delle sue mani, qualche volta la destra, prevalentemente la sinistra. Addirittura, attraverso il fermo immagine poi riproposto da 'Striscia la notizia', si vede chiaramente che la Pelafiocche ha effettivamente una scritta nera sul palmo della mano destra. Mentre la Pelafiocche sta applaudendo con il palmo della mano sinistra aperto in favore di telecamera, sembrano evidenziarsi alcune scritte, almeno tre, all'interno della sua mano sinistra. Appare del tutto consequenziale che il telespettatore medio possa trarre il forte sospetto, se non addirittura il convincimento, che quanto la concorrente andava leggendo durante la trasmissione all'interno delle sue mani era in qualche modo legato allo svolgimento del gioco. E' evidente infatti che se le scritte avessero riguardato altro argomento, non vi era ragione perchè la concorrente le leggesse, ripetutamente, proprio durante lo svolgimento del gioco e la registrazione del programma".
"Nè un qualche ausilio di chiarezza - si legge nel provvedimento - è giunto dall'esito della conferenza stampa tenuta dal querelante Del Noce, il quale ha escluso che l'episodio potesse interpretarsi come sintomatico della non regolarità del gioco, dato che la concorrente, con iniziativa del tutto personale, poteva aver annotato i suoi numeri fortunati sul palmo della mano. A prescindere dalla valutazione nel merito di tale giustificazione (che a onor del vero è smentita dalla stessa Pelafiocche, la quale in successive interviste apparse sui mezzi d'informazione ha dichiarato che sulla mano aveva annotato i numeri degli altri concorrenti, che temeva si potessero cancellare) e attenendosi al solo dato obiettivo di quanto accaduto in trasmissione, non considerano i querelanti un aspetto decisivo della vicenda, e cioè che in una trasmissione televisiva in cui vengono distribuiti premi in denaro e che dichiaratamente ambisce ad assumere di fronte al pubblico crismi di serietà e trasparenza, tanto da prevedere in studio la presenza di un notaio, occorre che la casualità del gioco sia garantita non solo sul piano della sostanza, ma anche sul piano dell'apparenza. Non si vedrebbe altrimenti la ragione di tenere un notaio in studio, peraltro constantemente chiamato in causa dal conduttore".
"E' dunque onere dei responsabili del programma - conclude il primo punto del provvedimento - scongiurare provvedimenti tenuti in trasmissione dal pubblico e dai concorrenti, idonei a ledere l'immagine di serietà e regolarità del gioco. Altrimenti, è inevitabile che possano essere sollevati dubbi e sospetti: nella situazione descritta è fuori discussione che la critica sia avvenuta su presupposti di fatto fondati e inoppugnabili. Quanto al linguaggio adoperato nelle puntate incriminate di 'Striscia la notizia', lo stesso appare rispettoso dei limiti della continenza formale e con i caratteri peculiari della satira".
In merito all'insolita frequenza che vede i super-pacchi da 500 mila euro e 250 mila euro di "Affari Tuoi" in gioco fino all'ultimo, si dà ragione agli esperimenti statistici organizzati da Codacons e Adusbef: "l'esperimento compiuto alla presenza di un notaio, il diverso risultato statistico che emerge in trasmissioni televisive che usano l'identico format di 'Affari Tuoi' (ad esempio in Spagna), sono tutti dati obiettivi la cui divulgazione al pubblico è funzionale non già a gettare gratuito discredito, ma a dare spiegazione, contenuto e fondamento alla tesi critica rivolta alla trasmissione".
da "digital-sat"