«Buon giorno, ben arrivato, come va?». «Molto teso grazie, e lei?». Un dialogo di questo tipo tra Daria Bignardi e i suoi ospiti non si è ancora verificato, alle Invasioni Barbariche (venerdì su La 7, ore 21.30), ma non si va troppo lontani dal vero a immaginarselo così, pochi secondi prima che inizino le interviste che sono il punto di forza del programma, quest'anno ancora più che nel recente passato. Il fatto è che al momento sono due le linee di tendenza riconducibili all'insidioso genere dell'intervista televisiva: una è incarnata da Fabio Fazio, che i suoi invitati ama metterli a loro agio assoluto, infìocchettarli di complimenti, senza tendere trappole di alcun tipo, conia conseguenza di rendere l'intervista fin troppo liscia e senza scosse ma di compensare la prevedibilità del copione con l'acquisizione di ospiti che vanno solo da lui perché di lui si fidano (Nicoletta Mantovani, ad esempio, l'avrebbero voluta intervistare in tanti ma è andata solo a Che tempo che fa). L'altra via all'intervista televisiva è quella scelta da Daria Bignardi, che i suoi ospiti non disdegna di metterli a disagio, in un clima che non di rado presenta momenti urticanti per chi è seduto sulla scomoda sedia delle Invasioni Barbariche e non facili da gestire per la stessa conduttrice. Ne guadagna la vivacità e, spesso, la possibilità di conoscere qualche sfaccettatura inaspettata dei personaggi intervistati, provocando talvolta un irrigidimento delle due parti in gioco che mina la scorrevolezza dell'incontro e rischia di farlo sembrare pericolosamente vicino a un regolamento di conti strettamente personale. Nel giro di poche puntate, ad esempio, Daria Bignardi è riuscita a trattare Lorella Cuccarini come se avesse 60 anni e appartenesse al paleolitico tv, ha etichettato più volte come pazza Marina Ripa di Meana mentre intervistava la figlia Lucrezia Lante della Rovere e ha dato del padrino a Luciano Moggi reagendo con carattere a una sua battuta particolarmente infelice. Questo solo per rimanere alle ultime settimane, ma in realtà non passa venerdì che non ci si chieda in quale momento dell'intervista l'ospite apparirà in difficoltà sotto l'incalzare della conduttrice. Rispetto alle ultime stagioni, la Bignardi pare aver dirninuito la quota di domande gossipare puntando su un maggiore approfondimento della personalità dell'intervistato. E sono sempre più frequenti le volte in cui abbandona la traccia delle domande preparate per allacciarsi a quanto appena detto dal suo interlocutore.
Roberto Leviper "Il Giornale"
Roberto Leviper "Il Giornale"